Riflessioni e Spigolature

Prima pubblicazione: 5/2/2014

Riprendiamoci il nostro futuro

Noi italiani  dobbiamo metterci daccordo su dove vogliamo portare  questo nostro paese. La  nostra costituzione e’ una promessa di buoni propositi, rimasti sulla carta. Racconta di uno stato ideale che naturalmente non corrisponde a niente di quello che l’Italia e’ nella realta’. Questa “espressione puramenta geografica”,come qualcuno l’ha definita, non corrisponde ad una nazione dove i cittadini sentono di appartenere ad un ben definito consorzio umano, con principii e regole stabilite da tutti ed accettate da tutti. Quella che in uno stato normale deve essere la classe dirigente, che ha a cuore le sorti del paese e mette al primo piano il bene comune, in Italia diventa una classe di avidi ed irresponsabili  privilegiati. Usano la funzione pubblica  esclusivamente per interessi personali. Questa caratteristica nostrana e’ dominante e diffusa in buona parte della popolazione ma sopratutto in coloro che occupano delle cariche statali, a cominciare dalla politica, alla burocrazia, all’istruzione, a funzionari dello stato nei piu’ disparati settori dell’amministrazione pubblica. In definitiva se ne puo’ dedurre che il problema e’ molto grave e profondamente radicato, di difficile soluzione. A maggior ragione se vi sono quelli che  lo ignorano, oppure lo tollerano, od anche lo favoriscono. In questo paese vediamo, da una parte, il potere  politico e pubblica amministrazione in generale, che vivono ed agiscono in una realta’   dorata, la finalita’ primaria delle loro azioni e’ curare interessi personali in primis. Come elemento quasi di disturbo viene poi il popolo che se da una parte avverte questa realta’ anomala, comunque la tollera nella speranza di poter saltare nel recinto ed entrare a far parte, per quelli fortunati, dei privilegiati .Questo andazzo e’ giunto al capolinea, gli italiani tutti sono oramai stanchi di questo sistema che vede premiati sempre i furbi, disonesti, servili e poi  arroganti quando hanno ottenuto l’agognata ricompensa. Questo paese necessita di un azzeramento totale di tutto il marcio che si e’ venuto ad incrostare oramai da molti decenni. Le “promesse” di riforme fatte da chi il paese lo ha portato allo sfascio non possono essere credibili; gli italiani onesti sopratutto e quelli che hanno cavalcato il carrozzone pensando che potesse durare per sempre, oggi hanno preso coscenza che non e’ piu’ possibile aderire alle promesse dei consumati incantatori della politica dei vari partiti vecchi e finti nuovi. L’Italia e’ stata portata gia’ da molti anni in un processo di decadimento, economico oggi giunto all’insopportabile, ma anche morale, civile ed etico. Bisogna rivolgersi agli italiani, tutti, e porre una semplice domanda: ne avete abbastanza, credete che sia giunto il momento per rialzarsi e costruire una vera nazione degna della sua storia?

Dalle ultime votazioni fino ad oggi, i figuranti della classe politica hanno dimostrato chiaramente agli italiani quale era l’obiettivo su cui si concentravano i loro interessi, eppure dalla popolazione arrivavano le esortazioni a fare presto ed occuparsi dei gravi disagi vissuti quotidianamente dai poco furbi e dai piu’ deboli. La politica come risposta ha speso il suo tampo esclusivamente per continuare ad esercitare quello stomachevole esercizio di veti incrociati, incontri   segreti, alleanze notturne, passatempi preferiti dagli “onorevoli” al solo scopo di non concludere niente. Questo gli italiani oramai avrebbero dovuto capirlo da un bel po’ di tempo. Chi e’ riuscito a salire sul carrozzone del potere ha risolto ogni suo problema, ce l’ha fatta e l’unico suo impegno sara’ conservare piu’ a lungo possibile e ad ogni costo il suo privilegio.

Ma gli italiani onesti alle ultime elezioni hanno finalmente messo il primo piede all’interno dei palazzi del potere, finalmente hanno rotto il recinto dei privilegi ed hanno portato nuove regole per dovranno governare in futuro l’Italia. Attenzione pero’ a chi ha pensato che tutto potesse realizzarsi in questa occasione; la spallata alle forze che conservano il potere politico ancora non e’ stata sufficiente. Peccato. Ma il processo di cambiamento e’ avviato e viene sostenuto con grande coraggio, coerenza ed onesta’, fedeli al patto di essere, rappresentati e rappresentanti, una sola cosa all’interno della nuova politica italiana. Gli italiani devono prendere coscenza che possono riprendere le sorti del paese nelle loro mani e dare una svolta coraggiosa, per il loro futuro e quello dei propri figli, riappropriandosi dei propri destini e di quello del loro paese. Una Italia capace di proporsi alla pari con altri stati nella realta’ internazionale, e non sudditi  dell’europa come oggi sono stati trascinati ad essere da una disonorevole rappresentanza di pseudopolitici. Tutti aspettavano che il M5S facesse miracoli e portasse ad un cambiamento immediato della tragica situazione; la necessita’ non piu’ derogabile di svolta e’ totalmente avvertita dai pentastellati ed infatti si battono con tutte le  forze che il consenso elettorale degli italiani ha messo a loro disposizione, in ogni circostanza. Ecco perche’ alle prossime elezioni il successo deve essere totale se si vuole dare il colpo di grazia alla cancrena che sta’ divorando il paese. I pentastellati si trovano a meta’ del guado e questa e’ una posizione estremamente difficile e complicata da gestire, e’ molto facile commettere errori o atti discutibili, sono incidenti di percorso di poco conto a cui non bisogna dare molta importanza. Importante e’ invece rimanere uniti e coerenti ed avere sempre chiara la meta finale ossia cacciare dai palazzi del potere i corrotti e approfittatori di ogni colore che hanno banchettato sulle macerie del loro paese come corvi famelici.

Le Gerfaut.

Opinioni

Prima pubblicazione: 3/2/2014

Risposta ad Alberoni sul Blog M5s del 3/2/14

L’Italia oggi non si puo’ permettere il lusso di NON avere un movimento come il M5S che la sta’ rappreasentando nei palazzi del potere e lotta per salvarla dai disonorevoli che l’hanno trascinata nel fango.

Egregio sign. Alberoni, la sua analisi, mi permetta di dire,  non aderisce alla realta’ socio-politica italiana. Lei con le sue affermazioni descrive un paese normale, con un governo sano, eletto democraticamente, un paese che sta’ attraversando un periodo di crisi economica ed un governo che lavora per trovare le giuste soluzioni. Ma tutto cio’ non si puo’ dire sia la realta’ di questa nostra sfortunata Italia. I grillini, quello che di sicuro vogliono, perche’ e’ quello che vogliono insieme a tutti gli italiani, e’ estirpare la cancrena che ha divorato  e continua a divorare oggi il paese. Una ammucchiata di disonesti, complici, complottisti e servi, che usurpando le nobili funzioni della vera Politica pensano esclusivamente ad ingozzare il proprio egoismo. Il M5S sta’ portando avanti, dietro mandato di milioni di italiani, una battaglia molto aspra, coerenti e fedeli, incorruttibili e coscienti che in gioco ci sono i destini di un popolo, mai realmente rappresentato e rispettato dai vertici dei poteri dello stato. Lei, sign. Alberoni, si rendera’ conto che non si tratta di infilare, qua’ e la,’ qualche piccola riforma, il processo di disfacimento della nostra Italia parte da lontano e chi veramente la vuole salvare ha di fronte un lavoro enorme. Il cambiamento e messa sul giusto binario non puo avvenire se gli italiani ,tutti, non si rimboccano le maniche e partecipano alla rinascita. Stia sicuro che nessuno vuole instaurare un regime antidemocratico in Italia, nessuno lo vuole, sarebbe un’impresa decisamente fuori tempo e difficile da sostenere. Gli italiani quello che invece veramente vogliono e’ fare finalmente PULIZIA.

Le Gerfaut.

Opinioni

Prima pubblicazione: 3/2/2014

 Intervento sul Blog M5S del 31-1-14

L’Italia sta vivendo un momento di grande drammaticita’, i partiti hanno prodotto solo macerie con la loro vorace e sistematica azione di disfacimento di uno Stato debole e progettato male sin dalla sua nascita. Adesso sentono che il festino per loro e’ giunto a termine e perdono quel poco di decoro che riuscivano finora a mantenere. L’Italia l’hanno portata alla decomposizione. L’ultima spiaggia e’ rappresentata dal M5S. Bisogna azzerare tutto e ripartire di nuovo, con una classe dirigente nuova. Pentastellati voi siete la sola speranza per quegli Italiani che vogliono salvare la loro patria. Onore ai giovani combattenti del M5S.

Le Gerfaut.

 

Riflessioni e Spigolature

Prima pubblicazione: 19/9/2013

L’inossidabile propulsore

 Il partito di Silvio Berlusconi lo possiamo immaginare come una grande mongolfiera, dove Berlusconi rappresenta la fonte di energia che alimenta e sostiene tutto il sistema. Unico, solo ed insostituibile centro di propulsione. Nel momento in cui dovesse venire a mancare Silvio, tutto il baraccone crollerebbe disintegrandosi in mille pezzi. Questo e’ stato ed e’ ancora il grande “bluff’,megalomane e irresponsabile, una vuota persona, a cui milioni di Italiani hanno dato credito, pensando e sperando che finalmente anche in Italia si potesse avere una formazione di destra, capace di porsi come alternativa valida e moderna alla imbalsamata sinistra e proporre idée nuove e riformiste per portare la politica italiana e l’Italia ad alti livelli nello scacchiere delle nazioni ricche ed avanzate d’europa. Quale immane tragedia per il paese vedere di nuovo i suoi figli dover emigrare per sperare in un futuro.  Berlusconi non ha attirato intorno ad un’idea politica ed un  programma ambizioso uomini e donne capaci di sviluppare e sostenere, con entusiasmo e passione, un compito alto e nobile quale e’ rappresentare e guidare i destini di una nazione, ma bensi’ ha selezionato una schiera di inetti, da attirare alla sua corte, servitori fedeli e proni, pronti a seguirlo in ogni suo inconcludente sproposito pseudopolitico.

 Le Gerfaut

Opinioni

Prima pubblicazione: 11/9/2013

Povera Italia! Sei diventata un’Italia “povera”

Ma, in fondo in fondo, a chi interessa la sorte di questo improvvisato stato, messo insieme tra mille contraddizioni, incomprensioni, disorganizzazioni, e forse, (si fa’ per dire) anche falsificazioni. Se andassimo a chiedere a qualche borgo del sud, della seconda meta’ del diciannovesimo secolo,  probabilmente non era nei loro programmi “fare l’Italia”, e sopratutto in quel modo. Se andassimo a chiedere a qualche borgo del nord-est, probabilmente non era nei loro programmi “fare l’Italia”, sopratutto in quel modo. Il peccato originale e scelte sbagliate nella formazione dello stato unitario, non solo non sono state mitigate e corrette negli anni a seguire, ma tutti, e sopratutto I responsabili della politica, hanno remato contro la buona riuscita di una idea,in fondo legittima, di unificare questa sfortunata penisola. I bolscevichi ne volevano fare una colonia dell’impero sovietico e guardando lontano non si preoccupavano dei problemi che esistevano a due passi da loro. Chi invece aspirava a far diventare l’Italia  pari tra le altre potenze, non misurava bene le proprie forze e capacita’ di sostenere avventure di conquista. La nostra bellissima carta costituzionale, piena di tante belle intenzioni, non e’ stata capace di indirizzare le popolazioni verso l’orizzonte sperato di riuscire a formare una grande nazione, degna della sua storia e della sua cultura. L’Italia si e’ dimostrata ingovernabile cosi’ come e’ stata concepita, e tranne poche figure di uomini politici degni di questo nome, I molti sono stati incapaci e corrotti gestori di feudi tenuti nel sottosviluppo e nell’ignoranza.

Non solo per molti cittadini italiani oggi il lavoro e’ una utopia ma molti stanno pagando un prezzo  altissimo togliendosi la vita.la crisi economica che ha investito tutti , in Italia e’ accompagnata da una crisi interna molto grave e profondamente radicata nella societa’ stremata da decenni di malgoverno, corruzione, immobilismo. Di fronte ad una situazione cosi’ drammatica tutta la responsabilita’ deve essere assunta da tutti coloro che entrando in politica a livello nazionale si sono resi protagonisti e com[plici di questa tragedia. E’ necessario che tutti indistintamente vadano mandati a casa e gli venga contestata  la totale e indiscutibile responsabilita’ del fallimento della politica negli ultimi 20 anni, e di conseguenza di questo stato, originariamente imposto e conseguentemente malgovernato e mandato allo sfacelo. A maggior ragione se si considera che con il famoso periodo di mani pulite e la caduta in disgrazia di molti uomini politici dell’epoca, insieme a imprenditori corrotti  era stata considerata chiusa un’epoca e dichiarata la fine della prima repubblica,dando cosi un sussulto di speranza che il futuro avrebbe portato il paese verso un nuovo sistema politico con uomini nuovi ed un profondo cambiamento nel sistema politico, della burocrazia e tutti quei settori che avevano bisogno di riforme. Ma una classe dirigente non si improvvisa ne’ tantomeno una classe politica. Tutti oggi sappiamo che cio’ non si e’ verificato. Anzi molti dei nuovi politici a cominciare da Silvio Berlusconi si sono rivelati I traghettatori che hanno condotto l’Italia definitivamente alla catastrofe. Lo scontro quotidiano a cui si assiste oramai da 15 anni tra quella vuota galassia  politica che ruota intorno alla figura di Berlusconi, ed una sinistra sterile che non e’ capace di mettere insieme una classe dirigente fresca, preparata e intenzionata a governare l’Italia accantonando ideologie bolsceviche cadute finalmente nella spazzatura e che non riesce a proporsi in alternativa, politicamente, al centro destra e ai suoi trasformismi, attaccando il suo sommo nemico in forma personale attraverso la magistratura serva della ideologia.

Le Gerfaut.

 

Opinioni

Prima pubblicazione:23/5/2013

Alla natura non si comanda

Se qualcuno si fosse illuso, negli ultimi tempi, pensando che i “cervelli” della politica si fossero concentrati, tutti e a tempo pieno, a pensare come portare gli Italiani fuori dalla crisi drammatica che stanno vivendo, possono essere ben sicuri che la finocchiara di turno porta una solenne smentita. Prima di tutto gli interessi propri, e quindi non si dorme nemmeno la notte per pensare come mettere il nemico fuori gioco. Dopo cotanto consumo di energie fisico-mentali, ecco che la lampadina accesa sul comodino favorisce  l’accensione della lampadina dell’intelligenza e la soluzione viene fuori bella e servita. Quasi non crede sia vero: si apre una strada benedetta dalla provvidenza che cancella d’un sol colpo quei “volgari disturbatori” del successo pieno del centro sinistra quando la prossima volta si andra’ al voto. Berlusconi lo facciamo fuori rendendolo “politicamente impresentabile” con una bella condanna maturata grazie ai suoi infiniti processi, e il M5S li sciogliamo come neve al sole con una bella legge di questo Stato Italiano. Ma gli Italiani non si lasceranno “Infinocchiare”.Agli elettori di meditare bene ed emettere la giusta sentenza, con lo strumento che questa democrazia mette loro a disposizione ossia: il voto.

Le Gerfaut.

Opinioni

Prima pubblicazione:22/5/2013

Quel dolce vivacchiare della politica

Ma intanto le fasce deboli della popolazione stanno soffrendo e non c’e’ uno Stato che si preoccupa di loro. La crisi economica sta’ falcidiando vite umane e lo Stato non si affretta a rispondere tempestivamente e a ridare la speranza.I partiti sono stati messi sotto anestesia dal presidente Napolitano, come condizione necessaria perche’ accettasse un nuovo incarico, il punto ora e’ quanto durera’ l’effetto anestetico. La presentazione del suo programma di governo, Letta, l’ha fatta in un clima veramente inusuale nell’aula del Parlamento, sembrava come se una mano divina fosse calata a portare carezze di conforto per tutti. In effetti bisogna dire che piu’ di un programma di governo il discorso di Letta e’ stato un sermone di ringraziamento ai convenuti per la tanto attesa nascita. Troppo bello; qualcuno si augura che possa durare; “tanto quanto lo vorremo”.  Le avverse schiere, li messe insieme si annusavano a vicenda.Il centro destra ed in particolare il suo leader Berlusconi (diventato grazie ai suoi nemici politici “Severo Statista”) non riescono a contenere la gioia di poter giocare, a secondo delle circostranze, il ruolo di governanti e quello di opposizione, e sperano che questo abbraccio, fatale per qualche “sincero democratico”, duri il piu’ a lungo possibile.Il consorzio del centro sinistra offre invece una realta’ che fa’ pensare. Un parallelo tra la situazione socio-economica dell’Italia come sistema Paese, ed il partito democratico. I difetti del Paese e la necessita’ di profondi cambiamenti che devono essere fatti a tutti i livelli, sono rapportabili ai profondi cambiamenti che devono essere fatti nel PD, se si vuole creare una sinistra capace di pensare ad un programma politico da portare alla realizzazione attraverso un governo serio. I giovani di sinistra stanno manifestando una chiara volonta’ di rinnovamento all’interno del partito. Bisogna rendersi comunque conto che non possono essere quelli che hanno portato l’Italia in queste condizioni a portarla fuori. Non saranno mai capaci di farlo e non vorranno farlo.L’Italia si sta’ trovando di fronte ad una crisi che e’ non solo economica, della politica, e di una classe dirigente che non esiste, ma affonda nelle Istituzioni dello Stato. Se veramente si vuole cambiare  e dare una svolta nuova a questo Paese bisogna operare in profondita’, cominciando a cambiare tutta la rappresentanza politica che ha condotto allo sfascio. Continuando poi con tutto il codazzo che si porta dietro questo apparato partitico, generando e nutrendo nel tempo una armata di parassiti e privilegiati. Servitori fedeli della loro ideologia, e del sistema che li ha promossi, gestiscono l’apparato burocratico dello Stato, l’istruzione, sono infiltrati nel sistema giudiziario, controllano il servizio di informazione attraverso la carta stampata, la televisione. Un sistema marcio che ha finito per sfaldare completamente questo Paese. Fatta l’Italia, tutti hanno lavorato per portare di nuovo alla disgregazione.

Le Gerfaut

Opinioni

Prima pubblicazione:29/4/2013

Arroganza violenta. Violenta disperazione

Come pensate che il, diciamo, “cittadino” italiano veda  il comportamento che gli eletti a rappresentarli tengono tra di loro? Quando li vediamo discutere e confrontarsi nei programmi televisivi. Quando espongono le loro idée o analizzano l’operato del governo di turno. Lo spettacolo, per chi riesce a seguirlo, non produce risultati rassicuranti. Quello che decisamente traspare e’ una grande arroganza, il confronto civile tra persone che hanno idée differenti lascia il posto ad uno scontro che diventa personale ed offensivo. Questa e’ violenza fatta nei confronti dell’interlocutore ma sopratutto verso gli italiani. Questa e’ violenza ingiustificata. A volte ci possono essere scontri, anche molto duri, ma debbono essere sulle idée. Non per rinfacciarsi incapacita’ reciproche. Non parliamo poi dell’arrogante violenza di coloro che usando la politica rubano, approfittano e tradiscono la fiducia di chi li ha eletti. Per chi non ha soldi sufficienti per vivere dignitosamente,non ha un lavoro e si sente tagliato fuori e senza speranza, lo sperpero di danaro pubblico rappresenta un’altrettanta violenza a suo danno. A fronte  dell’attuale profondo malessere sociale, ci si aspettava da parte della politica un momento di presa di coscienza e assunzione di responsabilita’. L’arroganza ha invece prevalso, ha continuato assumendo nel tempo connotati sempre piu’ violenti. Come sottrarsi a tutta questa assurda situazione, per chi si trova col cappio alla gola. La violenza generata dalla disperazione ne consegue e si fa’ strada. Risponde alla violenza politica esercitata sull’Italia e gli italiani. Quella politica che non ha voluto o saputo rispondere al gravissimo momento; resa dei conti di una realta’ socio-politica che viene da lontano ed ha raggiunto il suo apice. Crisi economica, ma che e’ crisi di un sistema capitalistico selvaggio, che ha favorito la dittatura della finanza parassita, giocando sulla vita delle persone. La disperazione di chi cade in difficolta’, dei deboli che in questo paese non trovano nessuna garanzia di aiuto da parte dello Stato e sopravvivono grazie alla buona volonta’ dei singoli cittadini, viene disprezzata sopratutto da quei partiti che si ergono a difensori dei deboli mentre sappiamo bene quale ideologia nefasta li guida. Tutti hanno riconosciuto il disagio degli Italiani ma per due mesi hanno giocato ai veti incrociati per non arrivare ad accordarsi e formare un governo. Migliaia di aziende hanno chiuso, migliaia di lavoratori hanno perso il lavoro e sanno che sara’ difficile trovarlo nella situazione bloccata italiana. La disperazione ha portato come risultato una lunga serie di suicidi e oggi, 28 Aprile, qualcuno ha rivolto l’arma non piu’ contro se stesso, ma verso il “Palazzo”, un gesto disperato, passando da vittima di una situazione tragica a quella di carnefice in un gesto vile sparando verso un carabiniere colpevole solo di svolgere il suo lavoro. Le parole che avevano gia’ perso significato, non servono piu’. E’ giunto il tempo dei fatti.

Le Gerfaut.

Opinioni

Prima pubblicazione:28/4/2013

Il Governo Napolitano-Letta

Nuovo direttore di orchestra, nuovo spartito, ma con le stesse note il motivo sembra essere sempre lo stesso. Speriamo bene! Purtroppo anche noi dobbiamo ripeterci e sottolineare che per il Centro Sinistra, finche’ non si decideranno a cambiare registro mentale, la loro priorita’ non e’ finalmente dar vita al tanto atteso governo, ma come purtroppo sappiamo benissimo, superare le loro divisioni interne. Dopo aver chiesto al Presidente Napolitano di rimanere per un’altro mandato, si deve prendere l’impegno sincero di far partire un governo, sapendo che questa era l’unica strada percorribile apparsa sin dai risultati elettorali, se non si voleva votare di nuovo subito. Due mesi persi per esaurire le illusioni di Bersani, con tutto quello che in questi due mesi e’ accaduto nel Paese alle imprese e alle persone; si poteva e doveva evitare. Il governo a questo punto sta’ per essere messo in campo, ma non e’ chiaro a tutti  che sara’ un governo di vita breve e quindi e’ bene che facciano prima di ogni altra cosa la nuova legge elettorale per dare al  Paese con le prossime elezioni una maggioranza sicura. In un qualsiasi Paese democratico il momento preelettorale serve ai vari schieramenti per illustrare  i  programmi che intendono sottoporre al giudizio degli elettori e chiedere la loro approvazione. In Italia il dibattito, o meglio, lo scontro preelettorale e’ tra fazioni che si odiano, e piu’ che parlare di programmi si cerca di deleggittimarsi a vicenda. Vengono posti veti di pregiudizio, quando e’ al popolo che ci si rivolge per approvare o meno un programma di governo. Si esclude il confronto civile e democratico e si vorrebbe ridurre quello che si vede come un nemico al silenzio. Questo modo di confrontarsi e di porsi in politica deve finire. Non c’e’ da meravigliarsi che, date queste premesse quando lo scorso risultato elettorale non ha dato un vincitore, la disponibilita’ immediata alla formazione di un governo a tempo e’ stata rigettata immediatamente. Non ci illudiamo di poter far convivere in questo governo, per un tempo oltre il necessario a: riformare la legge elettorale, intervenire per sbloccare fondi gia’ disponibili alle imprese, rivedere il patto di stabilita’ con l’Europa, e magari eleggere il nuovo Presidente della Repubblica, degli schieramenti politici che si guardano in cagnesco.

Le Gerfaut.

Riflessioni e Spigolature

Prima pubblicazione:23/4/2013

Qualche considerazione ( en Passant )

Un vero leader politico e’ tutt’altra cosa, dal semplice “bossetto” di turno. Oggi purtroppo molti ingannano chi li vota e anche se stessi, pensando che basta barcamenarsi in qualche modo per tre, quattro lustri per i corridoi della politica e si acquista di diritto, per rendita di posizione, la leadership. Al massimo possono essere considerati dei “ leader-cheap”. Il leader, non mette al primo posto, nelle sue decisioni e nei comportamenti, la propria persona, aspirazioni e ambizioni dell’Ego (questo lo puoi fare in una dittatura). Bisogna essere coscienti che si sta’ mettendo la propria persona al servizio del bene comune, si sta’ svolgendo una funzione, si incarna una carica dello Stato. Gli ideali di attaccamento e rispetto supremo della Patria sono fondamentali. Ogni comportamento, ogni decisione sono sempre rivolti a servire il proprio Paese e scegliere in qualsiasi situazione il bene primario dello Stato e dei suoi cittadini. Non si puo’ concepire, in un leader, lo scontro personale con chi non condivide lo stesso “colore politico”, l’obiettivo del bene comune e della Nazione va’ aldila’ dei meri interessi di partito che si possono trovare, in certe circostanze, in contrasto con quelli dello Stato. Scendere a patti, trovare quei punti di incontro chiari e alla luce del sole, per il bene del Paese, con l’avversario politico e’ l’essenza della democrazia. Altro e’ imporre le proprie posizioni ideologiche, l’ideologia e’ una faccenda personale che orienta  i pensieri e le idée, ma non deve essere portata come bandiera per cercare a tutti i costi lo scontro, non sarebbe in tal caso compatibile con un sistema democratico. Non e’ accettabile un comportamento che pensa di imporre invece che dialogare ed arrivare a decisioni di equilibrio condiviso.Chi impone si illude di ottenere un qualche risultato in democrazia. Allora e’ pronto, attraverso compromessi sottobanco, barattando concessioni illegittime, acconsentendo a ricatti, a qualsiasi acrobazia pur di arrivare a realizzare i suoi piani.Veniamo al comportamento del PDL in questa travagliata fase post elezioni. L’unica proposta che ha fatto e’ stata quella di rendersi disponibile per un governo di emergenza, giustamente. Ma questo si doveva fare immediatamente dopo il risultato elettorale. Ogni cosa ha  il suo tempo. Non si puo’ pensare che le decisioni debbano essere prese per sfinimento, dopo che si e’ sbattuto la testa in ogni direzione senza ottenere nessun risultato.  Poi, non ha proposto nessuna azione concreta a fronte delle farneticazioni del PD. E’ stato a rimorchio, lasciando passare molto, troppo tempo. La gravita’ del momento imponeva posizioni propositive drastiche di fronte alla cocciutaggine del PD. Provate solo per un  istante cosa sarebbe accaduto, nelle piazza Italiane,se al posto di Bersani col PD ci fosse stato Berlusconi col PDL?  E intanto il Paese muore. La medicina al malato va’ data al momento giusto, passato il tempo, poi e’ troppo tardi, qualsiasi cosa si sia disposti a fare. Da quando si e’ votato ad oggi sono fallite tante aziende che forse non torneranno piu’ a produrre e creare occupazione. Da quando si e’ votato ad oggi si sono suicidati molti imprenditori e persone disoccupate che non torneranno mai piu’ alla vita. Allora qui c’e’ bisogno di dire basta. Diventa estremamente difficile capire e non rimanere sgomenti nell’assistere a questa commedia che puntualmente, nei momenti importanti dove si devono prendere decisioni e fare scelte per il bene dell’ Italia, questa Sinistra va’ in crisi, si divide, esplode, e fa’ i suoi congressi. E’ il loro momento di massiomo godimento, qui si realizzano e come se niente fosse successo cambiano nome e ritornano con grandi sorrisi a riproporsi, rigenerati, al Paese. Questo e’ il loro rituale, il teatrino, bagno di democrazia. I problemi restano pero’ fuori dal loro teatro e sono tragicamente vissuti dal popolo che non si vede ascoltato e rispettato.La politica non fa’ le riforme necessarie alle trasformazioni che avanzano spontanee nel Paese, dovrebbe anticipare e guidare le trasformazioni, invese insegue passivamente il succedersi degli eventi. Non decide e indirizza, ma ostacola e si autocelebra.E’ veramente triste, perche’ e’ sulla pelle delle persone che si gioca. Gli eventi hanno dato la conferma di quello che si sospettava a proposito del PD. l’Italia e gli Italiani per due mesi si sono illusi che un governo si sarebbe fatto velocemente, che questa era la prima preoccupazione dei “vincitori” delle elezioni e sono stati traditi. Sperare nell’impegno del PD di lavorare per dare un governo al piu’ presto non coincideva con la certezza dell’impegno di Bersani di lavorare per non dare nessun governo. La vasca si e’ rivelata piena di squali e alla fine, mano a mano che l’acqua cominciava ad asciugarsi si sono sbranati a vicenda. Alla resa dei conti gli uni scaricano colpe sugli altri. Ed ancora una volta degli Italiani onesti hanno pagato il prezzo piu’ alto quando hanno perso la speramza.

Le Gerfaut.