Opinioni

Prima pubblicazione:29/4/2013

Arroganza violenta. Violenta disperazione

Come pensate che il, diciamo, “cittadino” italiano veda  il comportamento che gli eletti a rappresentarli tengono tra di loro? Quando li vediamo discutere e confrontarsi nei programmi televisivi. Quando espongono le loro idée o analizzano l’operato del governo di turno. Lo spettacolo, per chi riesce a seguirlo, non produce risultati rassicuranti. Quello che decisamente traspare e’ una grande arroganza, il confronto civile tra persone che hanno idée differenti lascia il posto ad uno scontro che diventa personale ed offensivo. Questa e’ violenza fatta nei confronti dell’interlocutore ma sopratutto verso gli italiani. Questa e’ violenza ingiustificata. A volte ci possono essere scontri, anche molto duri, ma debbono essere sulle idée. Non per rinfacciarsi incapacita’ reciproche. Non parliamo poi dell’arrogante violenza di coloro che usando la politica rubano, approfittano e tradiscono la fiducia di chi li ha eletti. Per chi non ha soldi sufficienti per vivere dignitosamente,non ha un lavoro e si sente tagliato fuori e senza speranza, lo sperpero di danaro pubblico rappresenta un’altrettanta violenza a suo danno. A fronte  dell’attuale profondo malessere sociale, ci si aspettava da parte della politica un momento di presa di coscienza e assunzione di responsabilita’. L’arroganza ha invece prevalso, ha continuato assumendo nel tempo connotati sempre piu’ violenti. Come sottrarsi a tutta questa assurda situazione, per chi si trova col cappio alla gola. La violenza generata dalla disperazione ne consegue e si fa’ strada. Risponde alla violenza politica esercitata sull’Italia e gli italiani. Quella politica che non ha voluto o saputo rispondere al gravissimo momento; resa dei conti di una realta’ socio-politica che viene da lontano ed ha raggiunto il suo apice. Crisi economica, ma che e’ crisi di un sistema capitalistico selvaggio, che ha favorito la dittatura della finanza parassita, giocando sulla vita delle persone. La disperazione di chi cade in difficolta’, dei deboli che in questo paese non trovano nessuna garanzia di aiuto da parte dello Stato e sopravvivono grazie alla buona volonta’ dei singoli cittadini, viene disprezzata sopratutto da quei partiti che si ergono a difensori dei deboli mentre sappiamo bene quale ideologia nefasta li guida. Tutti hanno riconosciuto il disagio degli Italiani ma per due mesi hanno giocato ai veti incrociati per non arrivare ad accordarsi e formare un governo. Migliaia di aziende hanno chiuso, migliaia di lavoratori hanno perso il lavoro e sanno che sara’ difficile trovarlo nella situazione bloccata italiana. La disperazione ha portato come risultato una lunga serie di suicidi e oggi, 28 Aprile, qualcuno ha rivolto l’arma non piu’ contro se stesso, ma verso il “Palazzo”, un gesto disperato, passando da vittima di una situazione tragica a quella di carnefice in un gesto vile sparando verso un carabiniere colpevole solo di svolgere il suo lavoro. Le parole che avevano gia’ perso significato, non servono piu’. E’ giunto il tempo dei fatti.

Le Gerfaut.