Il M5S ha tradito

Purtroppo tutto quello che si puo’ leggere sul M5S nei post del 2013/14 oggi deve essere rimesso in discussione visto il tradimento spudorato che oggi, una volta al governo, dobbiamo amaramente constatare.

Opinioni

D O V E   E R A V A M O   R I M A S T I !!!!

A n t e n o v i s    r i t o r n a

Opinioni

Prima pubblicazione: 20/2/2013

Il tecnocrate Monti al Governo

Con la nascita del governo Monti, cosidetto governo tecnico,rimasto in carica per circa un anno, di fatto, la democrazia ha dovuto cedere il passo e farsi da parte, in attesa di tempi migliori! Il Presidente Napolitano, resosi conto che l’Italia stava precipitando, a grandi passi, verso una situazione di fallimento totale, ha operato una scelta, molto grave, tra due modi di governare: Democrazia o Tecnocrazia, optando quindi per un governo di Tecnici. La Democrazia non ha opposto nessuna resistenza a farsi mettere da parte, sia nei rappresentanti eletti che dal popolo elettore, e cosi’ con la nomina di Mario Monti (Tecnico) e’ nata di fatto in Italia la Tecnocrazia. Governo di Tecnici. Super esperti, super partes, preparati e capaci di individuare i problemi, sono anche capaci di trovare le giuste soluzioni, e attuarle, senza i condizionamenti che invece la politica molto spesso, e sopratutto quando e’ debole, e’ costretta a subire. Ora dopo un anno possiamo chiederci: cosi’ e’ stato?  No, cosi’ non e’ stato. Anche la tecnocrazia in Italia ha fallito i suoi propositi. Non e’ stata capace di governare, o non ha potuto governare, o non ha voluto governare. Un tecnico deve saper individuare i problemi, dare la giusta valutazione,di conseguenza proporre le appropriate soluzioni ed attuarle. Perche’ in Italia neanche questo ha funzionato? Oggi siamo “rientrati” in Democrazia ed il 24-25 Febbraio torniamo ad esercitare il diritto/dovere di un popolo in una Democrazia, cioe’ eleggere i propri rappresentanti al governo, mandando a casa i Tecnici! Prima cosa che vogliamo sottolineare, il capo dei Tecnici e’ entrato anche lui in Democrazia, ed ha dato vita al suo partito. Si vede che ha trovato stimolante l’arte del governare. Bene. I politici hanno avuto,in questo anno di sospensione da responsabilita’ dirette, il tempo per pensare, studiare, progettare,fondare, riorganizzare. Bene.

Venti anni fa’ molti Italiani avevano sperato nella nascita,finalmente anche in Italia, di una formazione politica di Centro Destra, contrapposta alla Sinistra, cosi da creare due maggiori schieramenti alternativi, capaci di governare il paese. Cosi’ non e’ stato. Un vero Centro Destra non e’ mai nato, forse non c’e’ mai stata una genuina volonta’ politica di farlo nascere da parte di chi lo propagandava. La realta’ oggi mostra che si e’ tornati ad una miriade di piccoli partiti, alcuni interessanti, altri, sommatorie di improbabili coalizioni, lontani dalle urgenze e dai bisogni degli Italiani.Tra di loro alcuni usano un linguaggio molto chiaro, come chiare sono le tematiche che portano in discussione, con proposte e soluzioni. Uno stile nuovo ed inconsueto nei dibattiti politici a cui siamo abituati in Italia. Il Movimento di Beppe Grillo, che usa un linguaggio aderente al clima sociale che si vive nel paese, fara’ capire agli “Impiegati” della politica, che il loro tempo e’ finito: bisogna mollare l’osso. Per i due maggiori schieramenti poi, sanno di non raggiungere da soli la soglia per governare. Non parlano un linguaggio chiaro, non si espongono su proposte nuove, hanno ben altro a cui pensare che spiegare agli Italiani una qualche idea di programma, che risponda alla grave situazione economica e sociale. La Lega Nord proponendo la Macroregione al Nord, da’ una indicazione chiara e concreta, aprendo una direzione che e’ diventata oggi non piu’ procrastinabile. L’Italia deve riconoscere che se non prende delle decisioni drastiche, in merito al suo assetto geopolitico, perdera’ il passo con l’Europa. Bisogna riprendere, su strade nuove, lo sviluppo e la capacita’ di competere. Non si puo’ piu’ rimandare, e’ urgente la necessita’ di mettere mano all’assetto Istituzionale, la riorganizzazione del territorio Nazionale, la creazione di Macroregioni con forti poteri locali ai comuni ed una riorganizzazione tra essi. Rompere le maglie mortali della burocrazia e, dare credito alle grandi risorse umane degli Italiani, dare ossigeno alle capacita’ imprenditoriali piccole e medie. Purtroppo dai maggiori gruppi politici oggi presenti sulla scena, non credo ci si possa aspettare molto.Sicuramente il prossimo governo non avra’ lunga vita; la speranza e’ che nel frattempo crescano I partiti che si sono affacciati sulla scena politica in questa tornata elettorale.Si auspica la nascita di formazioni, a destra come a sinistra, che possano raggiungere la soglia di consensi necessari per governare e attuare i loro programmi.La complessita’ delle realta’attuali richiedono governi capaci e responsabili, che non subiscono ricatti e compromessi, e lascino ai cittadini il giudizio finale sul loro operato.

Le Gerfaut.

 

 

Riflessioni e Spigolature

Prima pubblicazione: 12/6/2014

Il risveglio del territorio

Il lavoro immenso che il M5S deve portare avanti e’ sull’intero territorio nazionale. Ogni angolo di territorio d’Italia deve essere messo nelle condizioni di avviare un processo di analisi sulle problematiche all’interno delle comunita’. Bisogna lavorare  sulle nuove generazioni, dando loro delle linee di interesse coinvolgendoli in un progetto dove loro sono i protagonisti, attori concreti di una trasformazione della realta’ asfittica e morosa nella quale li hanno spinti, costringendoli ad essere solo degli spettatori passivi, privi di ogni interesse per cio’ che li circonda, dei loro stessi destini, dei sogni,  senza speranza per il futuro personale e delle comunita’ in cui vivono. L’impegno dei pentastellati nei palazzi del potere e’ molto importante ma non si deve, in questa fase della lotta politica, esaurire in queste sedi; portare a partecipare le popolazioni, incontrandole fisicamente, oltre al quotidiano scambio attraverso la rete, si instaura un contatto personale che genera un coinvolgimento diretto, mediato da nessuno, si diventa attori garanti della buona gestione del territorio in cui si vive. In questo modo, prendendo coscienza della importanza di una partecipazione attiva in tutto cio’ che e’ interesse pubblico si riesce ad avere un controllo sui poteri centralizzati di uno stato corrotto che questi territori li considera solo come luoghi di sfruttamento e occasioni per l’esercizio della corruzione. L’accentramento dei poteri nelle mani di spregiudicati impostori che attraverso la politica occupano posizioni di comando in tutti i settori della cosa pubblica, che mirano esclusivamente ai loro interessi, ha causato  la distruzione dei tessuti economici a piccola scala in favore di una ingiusta ed innaturale globalizzazione che ha favorito esclusivamente la speculazione, la cancrena  delle multinazionali e della finanza parassita e improduttiva che accumula ricchezza e non fa’ beneficiare la societa’.L’accentramento di poteri politici e finanziari che hanno ucciso le economie a misura umana, locali,  l’ostacolo che bisogna  abbattere per ridare speranza alle giovani generazioni per un futuro libero e vivibile.

Le Gerfaut.

Opinioni

Prima pubblicazione: 28/5/2014

Il 41% di Renzi? Una bolla elettorale

 Avevamo puntato, presi dall’entusiasmo e dalla passione, parecchio in alto. Questo ci ha fatti sentire persi appena visti i risultati elettorali. Adesso pero’ a mente serena possiamo affermare che il movimento ha portato a segno una grande vittoria. Il M5S e’ una forza viva, vera , genuina e solida che e’ stata capace di coagulare dal niente una proposta di futuro per l’italia che trova il consenso di 5.804.810  italiani. Chi vota 5S lo fa con convinzione ed e’ pronto a difendere la sua scelta con i denti. Bisogna dare merito a Renzi perche’ ha capito che assumendo la grinta come se fosse un pentastellato, ha generato entusiasmo in chi lo ascoltava e questa spropositata percentuale e’ esclusivamente una vittoria sua personale e non certo del PD che tra l’altro non lo ha sostenuto affatto in tutta la campagna elettorale. Adesso Renzi deve governare e tenere fede alle promesse del suo programma e sappiamo che non trovera’ terreno facile sopratutto perche’ deve fare i conti con la nomenklatura del suo partito.

Le Gerfaut.

Riflessioni e Spigolature

Prima pubblicazione: 22/3/2014

Un progetto di futuro

La nascita di questo movimento popolare,il M5S, offre agli italiani e sopratutto ai giovani la speranza, questo magico stato d’animo che inebria le menti e i cuori, capace di far smuovere macigni giganteschi, ed assai raro di questi tempi. Offre a tutti un progetto per il loro futuro e quello dei  figli; offre ai giovani che si affacciano alle difficolta’ della vita, una direzione di marcia, un obiettivo, un punto di luce in lontananza verso il quale concentrare le passioni e le energie certi che la ricompensa sara’ importante e sicura. Il progetto di costruire una nuova Italia. Probabilmente ancora non ci si rende ben conto, ma questa voglia che spinge migliaia di cittadini a partecipare in modo attivo alla vita del M5S, alle sue lotte e ai fatti che ad ogni ora della giornata si succedono in modo oramai cosi’ veloce ed inarrestabile, genera un sentimento di appartenenza, di partecipazione attiva a qualcosa di grande ed importante che si costruisce insieme, pronti a difenderlo in ogni momento o circostanza, che rende ognuno fiero e utile al raggiungimento dell’obiettivo prefissato. Partecipazione attiva e individuale ma che si concentra alla fine in una forza comune capace di portare frutti concreti. Lo sguardo rivolto al futuro e libero da pregiudizi pilotati da furbi che vedono il prossimo come un mezzo da manovrare a scopi personali e di egoistici interessi camuffati sotto il mantello delle istituzioni. Credo che bisognerebbe essere onesti e coerenti sempre. Naturalmente vale ancor di piu’ tale principio quando si ricoprono cariche importanti nelle istituzioni democratiche che tali si professano e meritano rispetto.

Le Gerfaut.

Opinioni

Prima pubblicazione: 26/2/2014

Risposta a Michele Serra

Michelle Serra, un nome che si sta’ facendo strada nel giornalismo italiano, ma noi vorremmo, ci farebbe piacere, che ad un nome cosi’, proiettato all’ascesa inarrestabile nell’olimpo delle mete agognate da molti ma raggiunte dai pochi,  illustre e reverenziato, naturalmente corrispondesse, a cotanto nome dicevamo, una altrettanta finissima lucida-mente. Una mente  che scava, cerca e trova. Questa volta lo scavo non le ha fatto trovare un bel niente, ha  cercato di screditare l’On. Luigi Di Maio, con la questione dei “ bigliettini” di Renzi, ma ha dimostrato una pochezza di penetrazione che ci porterebbe a pensare che forse, forse poi tanto lucida-mente no lo e’. Ma non si preoccupi, basta che resti il nome.Argutissimo Sign. Michele, lei  invoca la Privacy, io vorrei ricordarle che i fatti sono avvenuti in un luogo pubblico, alla Camera che non e’ quella da letto, sotto gli occhi di tutti e tra due persone che in quel luogo ricoprono delle cariche pubbliche. Renzi e’ un gran giocherellone ma dovrebbe rendersi conto che adesso il gioco e’ serio. O  no.Biglietti privati che svolazzano indisturbati, conservando i loro segreti propositi, possono anche creare, in queste circostanze, fuorvianti interpretazioni da parte di maldicevoli menti.Senza dare alcun consiglio all’onesto Di Maio, gli dico che ha fatto molto bene a non far diventare privato quello che vine compiuto in veste pubblica.Lei, Sign. Michele, visto che non e’ Renzi comunque potrebbe  provare a dare un suo consiglio ed il contenuto lo puo’ lasciare in custodia alla buona  Privacy malamente invocata prima a sproposito.Giusto per essere precisi, L’On. Di Maio non stava rubando assolutamente niente, ma veniva fatto oggetto di iniziative di invio messaggini da parte di Renzi.

Le Gerfaut.

Riflessioni e Spigolature

Prima pubblicazione: 11/2/2014

Le Foibe

Grida di disperazione orrore e rabbia di uomini, donne, anziani e bambini. Innocenti. Trascinati al martirio. Sacrificati per non aver voluto sottomettersi alla barbaria comunista, capeggiata dal carnefice Yugoslavo Tito. Colpevoli, nei tragici momenti della seconda guerra mondiale, di aver scelto di essere Italiani.Grida inascoltate anche da chi avrebbe dovuto accorrere in soccorso, ma anzi soffocate da questi, diventando complici ideologicamente legati ai carnefici.Le ingiustizie della storia pesano come macigni sul futuro e i figli di quelle genti che le hanno prodotte.Menzogna storica e vergognosa codardia hanno nascosto agli italiani avvenimenti cosi’ tragici e di inaudita ferocia, patiti da connazionali che si sono trovati inermi ed indifesi a pagare per tutta la nazione.Evidentemente qualcuno ha pensato che non bisognava disturbare la bramosia di gloria di coloro che si ritenevano eletti beneficiari della, ignobilmente sempre tirata in ballo a propri fini propagandistici, resistenza partigiana. Una cosa e’ stata la resistenza partigiana e la lotto contro il nazismo ed il fascismo che e’ patrimonio oggi di tutti gli italiani; altro e’ stato l’appropriazione in esclusiva dei meriti della resistenza, da parte di quegli italiani che l’hanno usata per mezzo secolo come strumento di propaganda e di delegittimazione di chi  non si accodava al loro gregge. Ignobili e vili comportamenti che hanno creduto di poter soffocare per sempre quelle grida, ma hanno fatto male i loro calcoli.I crimini da chiunque vengano commessi sono tutti da condannare e le foibe sono atrocita’ di inaudita ferocia patite da popolazioni inermi che nessuno e’ stato capace di impedire e che si e’ cercato di cancellare dalla memoria come sono state cancellate le vite di quelle povere vittime.

Le Gerfaut