Opinioni

Prima pubblicazione:16/4/2013

Ricominciamo dall’inizio!

Le domande che sarebbe il caso di porsi oggi, in questa Italia moribonda, non vanno rivolte ai politici perche’ la “Classe Politica” non esiste, quelli che si spacciano per tali non hanno niente da dire e non rappresentano nessuno se non se stessi. E’ fuori luogo definire classe politica  la moltitudine di figuranti che affollano il palazzo del potere. Le risposte devono essere date dagli Italiani, dal popolo perche’ e’ in gioco il loro futuro come Nazione. Bisogna rivolgersi agli abitanti di questo paese geograficamente chiamato Italia e chiedere:

1.Che cosa vogliamo fare di questo Paese.

2.Ci sono dei principi che pensano possano essere condivisi e rispettati da tutti? (riconosciuti come fondamentali)

3.Pensano che la convivenza tra persone, in uno Stato debba basarsi sul rispetto ed il dialogo? Chi ha opinioni diverse dalle proprie non e’ necessariamente un nemico da odiare!

4.Pensano possa essere condivisibile il principio che due posizioni ideologiche contrapposte, ma che si rispettano e si ascoltano tenendo vivo il dialogo,  possano apportare benefici reciproci e generare crescita civile e benessere per la societa’ intera?

5.Il silenzio che in questo momento diventa complice del declino inarrestabile del Paese, di quel mondo dorato dello spettacolo, della cultura “Intellettuali”, della musica, dello sport. Dove sono questi baciati dalla sorte che pure vivono in questo Paese e traggono la loro fortuna? Sentono di poter prendere posizioni che aiutino a chiarire ed indicare una via di uscita? Questi dovrebbero rappresentare l’opinione pubblica che ha un certo peso e da’ suggerimenti al popolo.

6.Possiamo condividere il principio che il passato, la storia di uomini, donne, idée, avvenimenti, debba essere accettato, valutato naturalmente nel merito di quello che e’ accaduto e giudicato con obiettivita’ e senza pregiudizi?  Prima di tutto bisogna conoscerlo, per poter dare valutazioni giuste e condivise, ma sicuramente accettarlo perche’ fatti reali ed incaccellabili, e rispettarlo  perche’ e’ Storia del proprio Paese, imparare, non ripetere gli stessi errori e guardare avanti.

7.E’ sentita la necessita’ di promuovere una profonda rieducazione /educazione a valori fondamentali per una societa’ civile in uno Stato che ha regole e principi condivisi?

 

Gli avvenimenti a partire dalla fine degli anni sessanta, che hanno segnato tragicamente la vita pubblica  sono tanti,tra questi forse il piu’ forte, la morte di Aldo Moro, grande Statista, capace di guardare lontano. L’Italia ha visto con questo assassinio l’inizio della fine di una Classe Politica che si era formata a partire dalla fine della Seconda Guerra Mondiale, era il 9 Maggio 1978. In quella stagione di terrore, che continua ancora dopo l’assassinio del grande uomo politico non risparmiando nessun simbolo dello Stato, al governo del paese la politica ha visto succedersi pochi politici e molti amministratori del potere, pochi uomini politici coscienti dell’alta funzione pubblica chiamati a svolgere. Senso dello Stato e dovere di servizio, lealta’ alla Democrazia e capacita’ di rispondere ai cambiamenti della societa’. Sono poche le figure carismatiche che possono essere ricordate, giusto per citarne una il Presidente Sandro Pertini. Questi richiami stanno a significare quanto invece sono lontane, le comparse che oggi affollano  il palco della politica, dai presupposti di una degna classe dirigente.

La nascita della cosidetta Seconda Repubblica, dopo il terremoto che le indagini della magistratura scateno’ all’interno della politica e del mondo degli affari facendo cadere i vecchi partiti, poteva far pensare che il Paese stava imboccando una strada nuova. La Prima Repubblica affondava sotto il peso della corruzione, e veniva spazzata via quella parte della  classe politica protagonista e responsabile di tale degrado. Un nuovo soggetto politico, sparito completamente dopo la fine della seconda guerra mondiale, la Destra, che timidamente prendeva il nome di Centro Destra, si affacciava sulla scena  e tutti hanno pensato che anche la Democrazia Italiana poteva giocarsi sulla contrapposizione di due blocchi. Centro Destra e Centro Sinistra. Essi potevano assicurare la governabilita’ del Paese, cosa nuova, per una intera legislatura avvicendandosi al governo. Non e’ andata proprio cosi. E la cosa piu’ grave e’ che questo sistema, che funziona nelle altre Democrazie, noi ce lo siamo giocati  senza nemmeno averlo sperimentato. Il centro Destra si e’ rivelato, con a capo il suo “Insostituibile” leader Silvio Berlusconi, una grande delusione. In effetti possiamo pensare che nessuno aveva la reale volonta’ di far nascere, finalmente anche in Italia, una Destra di Governo tipo quella che esiste per esempio in Francia. Chi ha creduto  in Berlusconi si aspettava  che portasse al Paese una nuova classe dirigente, con idee da contrapporre a quelle della Sinistra, con capacita’ di governo e  fondata su sani valori , al servizio di una Italia pronta a stare in Europa a testa alta. Si aspettava una ventata di aria nuova, e riforme per cancellare tutti quegli ingranaggi obsoleti  che asfissiano le potenzialita’ enormi di sviluppo che gli Italiani sono ineguagliabili nel realizzare. Abolizione delle leggi farraginose e della burocrazia parassita, del malgoverno che gioca da ostacolo allo sviluppo di intere regioni. Il Centro Destra si e’ rivelato il “Vuoto Assoluto”. Nel Parlamento si son viste figure che hanno offeso la funzione per cui sono state elette.

Sull’altra sponda, il Centro Sinistra sente, al contrario, come e’ stato sempre nella sua storia, di doversi occupare non dei bisogni dell’Italia ma di portare avanti una sua ideologia di partito, spendere molte energie nel governo interno al partito e poi vedere cosa fare per il Paese. Ma loro hanno “visioni molto ampie!!” che li portano a guardare oltre i  problemi e confini dell’Italia. La Sinistra non concepisce un partito a servizio del proprio Paese e del benessere e sviluppo  del popolo, essa mette i popoli a servizio della loro ideologia. Hanno tradito il proprio Paese pur di mantenere fede alla ideologia di partito che farneticava di un internazionalismo proletario alla guida dei popoli. Un momento di buon senso la Sinistra lo ha avuto con Enrico Berlinguer alla guida del PCI ma e’ stato un episodio. Purtroppo il fanatismo ideologico li porta a non essere capaci di far nascere una Sinistra riformista e svincolata dalla dottrina Bolscevica che ha seminato solo odio in Europa  all’interno dei popoli di uno stesso Stato. Gli Italiani dovrebbero andare a rivedere la situazione sociale che si viveva negli anni 1918-‘19-‘20  in Italia a causa della Propaganda Bolscevica. Purtroppo quegli anni hanno lasciato conseguenze i cui frutti sono arrivati ai giorni nostri, dopo cento anni. Possiamo cosi’ capire meglio l’ostinazione e la mancanza di senso di  responsabilita’,dei residui odierni di quel nefasto passato, verso il proprio Paese e le sue sorti.Qualcuno si chiede ancora come mai  il Movimento di Grillo ha ottenuto quel risultato?Qualcuno si chiede ancora se quello, che dice Grillo, di voler mandare tutti a casa sia giustificato?La realta’ di questo Paese ognuno la vede a modo suo. Ci sono le persone responsabili che di fronte al fallimento si suicidano. Ingiustamente.Ci sono i “bossetti” di partito che pur all’evidenza dei fatti di una elezione politica che li ha visti sconfitti, con grande disprezzo e faccia tosta pretendono di imporre il proprio diktat. E tutti stanno ad apettare che la commedia infinita degli irresponsabili  porti alla tragedia annunciata delle persone di buona volonta’.

Le Gerfaut.