Opinioni

Prima pubblicazione:1/4/2013

Compagni!! Bersani,allora,non aveva vinto!!!!

Ora l’avra’ capito anche lui? Era ora. Ognuno agisce secondo la propria coscienza e i propri principi. Abbiamo tutti potuto assistere in questi giorni quali sono quelli di Bersani. “Senso del dovere fino alla fine. Il sacrificio di questa persona in questa occasione e’ stato esemplare. Non ha mostrato mai un attimo di debolezza o cedimento, dritto per la sua strada fino all’ottenimento della vittoria finale. Come un eroe del tempo dei Miti ha combattuto senza cedere al nemico,non ha voluto abbassarsi a compromessi. Deciso e convinto di essere dalla parte della verita’ assoluta ha difeso le sue convinzioni e non ha ascoltato le sirene incantatrici. Incaricato dal destino e dagli eventi, sovrano in una realta’ che era tutta sua. Tutti hanno assecondato le sue gesta, a cominciare dal presidente della Repubblica, i suoi confratelli di partito, arroccati dentro i confini di una teoria asfittica e mortale, inesorabilmente destinata ad una sola, chiara e crudele conclusione. La disfatta totale”. Il campo nel quale si combatteva la battaglia non teneva presente alcuni fattori fondamentali. La posta in gioco:  il governo di uno Stato, che si dichiara democratico e  retto da principi sostenuti sul confronto della politica. L’Italia e gli Italiani sono stati fatti ostaggio delle presunzioni megalomane di una personalita’ apparentemente lucida ma che fa’ confusione tra  gli equilibri necessari e funzionali ad una democrazia e il pensiero assoluto delle dittature. Siamo sprofondati in un gioco perverso durato quaranta giorni tra la farsa e la commedia. Da una parte la sofferenza di una popolazione, dall’altra l’oltraggioso disprezzo. Possiamo esser sorpresi se qualcuno grida ad alta voce: andate a casa? Che con una coerenza a cui gli Italiani non sono abituati, non vuole scendere a patti perche’sarebbe, questo, un vile tradimento alla fiducia di quei cittadini che finalmente hanno trovato il coraggio della rivolta  a chi li disprezza, li usa e se ne serve per poter esercitare, a loro nome, quel potere che oramai nessuno e’ disposto a subire. I tempi della tragedia stanno andando avanti, la Democrazia in Italia sta’ prolungando la sua assenza. Dopo un anno di Tecnocrazia, ci prepariamo a Tecnocrazia 2 ( Saggi). Intando sarebbe lecito chiedersi perche’ stiamo pagando profumatamente quei non saggi, eletti democraticamente, dal popolo.

Le Gerfaut.