Prima pubblicazione: 5/2/2014
Riprendiamoci il nostro futuro
Noi italiani dobbiamo metterci daccordo su dove vogliamo portare questo nostro paese. La nostra costituzione e’ una promessa di buoni propositi, rimasti sulla carta. Racconta di uno stato ideale che naturalmente non corrisponde a niente di quello che l’Italia e’ nella realta’. Questa “espressione puramenta geografica”,come qualcuno l’ha definita, non corrisponde ad una nazione dove i cittadini sentono di appartenere ad un ben definito consorzio umano, con principii e regole stabilite da tutti ed accettate da tutti. Quella che in uno stato normale deve essere la classe dirigente, che ha a cuore le sorti del paese e mette al primo piano il bene comune, in Italia diventa una classe di avidi ed irresponsabili privilegiati. Usano la funzione pubblica esclusivamente per interessi personali. Questa caratteristica nostrana e’ dominante e diffusa in buona parte della popolazione ma sopratutto in coloro che occupano delle cariche statali, a cominciare dalla politica, alla burocrazia, all’istruzione, a funzionari dello stato nei piu’ disparati settori dell’amministrazione pubblica. In definitiva se ne puo’ dedurre che il problema e’ molto grave e profondamente radicato, di difficile soluzione. A maggior ragione se vi sono quelli che lo ignorano, oppure lo tollerano, od anche lo favoriscono. In questo paese vediamo, da una parte, il potere politico e pubblica amministrazione in generale, che vivono ed agiscono in una realta’ dorata, la finalita’ primaria delle loro azioni e’ curare interessi personali in primis. Come elemento quasi di disturbo viene poi il popolo che se da una parte avverte questa realta’ anomala, comunque la tollera nella speranza di poter saltare nel recinto ed entrare a far parte, per quelli fortunati, dei privilegiati .Questo andazzo e’ giunto al capolinea, gli italiani tutti sono oramai stanchi di questo sistema che vede premiati sempre i furbi, disonesti, servili e poi arroganti quando hanno ottenuto l’agognata ricompensa. Questo paese necessita di un azzeramento totale di tutto il marcio che si e’ venuto ad incrostare oramai da molti decenni. Le “promesse” di riforme fatte da chi il paese lo ha portato allo sfascio non possono essere credibili; gli italiani onesti sopratutto e quelli che hanno cavalcato il carrozzone pensando che potesse durare per sempre, oggi hanno preso coscenza che non e’ piu’ possibile aderire alle promesse dei consumati incantatori della politica dei vari partiti vecchi e finti nuovi. L’Italia e’ stata portata gia’ da molti anni in un processo di decadimento, economico oggi giunto all’insopportabile, ma anche morale, civile ed etico. Bisogna rivolgersi agli italiani, tutti, e porre una semplice domanda: ne avete abbastanza, credete che sia giunto il momento per rialzarsi e costruire una vera nazione degna della sua storia?
Dalle ultime votazioni fino ad oggi, i figuranti della classe politica hanno dimostrato chiaramente agli italiani quale era l’obiettivo su cui si concentravano i loro interessi, eppure dalla popolazione arrivavano le esortazioni a fare presto ed occuparsi dei gravi disagi vissuti quotidianamente dai poco furbi e dai piu’ deboli. La politica come risposta ha speso il suo tampo esclusivamente per continuare ad esercitare quello stomachevole esercizio di veti incrociati, incontri segreti, alleanze notturne, passatempi preferiti dagli “onorevoli” al solo scopo di non concludere niente. Questo gli italiani oramai avrebbero dovuto capirlo da un bel po’ di tempo. Chi e’ riuscito a salire sul carrozzone del potere ha risolto ogni suo problema, ce l’ha fatta e l’unico suo impegno sara’ conservare piu’ a lungo possibile e ad ogni costo il suo privilegio.
Ma gli italiani onesti alle ultime elezioni hanno finalmente messo il primo piede all’interno dei palazzi del potere, finalmente hanno rotto il recinto dei privilegi ed hanno portato nuove regole per dovranno governare in futuro l’Italia. Attenzione pero’ a chi ha pensato che tutto potesse realizzarsi in questa occasione; la spallata alle forze che conservano il potere politico ancora non e’ stata sufficiente. Peccato. Ma il processo di cambiamento e’ avviato e viene sostenuto con grande coraggio, coerenza ed onesta’, fedeli al patto di essere, rappresentati e rappresentanti, una sola cosa all’interno della nuova politica italiana. Gli italiani devono prendere coscenza che possono riprendere le sorti del paese nelle loro mani e dare una svolta coraggiosa, per il loro futuro e quello dei propri figli, riappropriandosi dei propri destini e di quello del loro paese. Una Italia capace di proporsi alla pari con altri stati nella realta’ internazionale, e non sudditi dell’europa come oggi sono stati trascinati ad essere da una disonorevole rappresentanza di pseudopolitici. Tutti aspettavano che il M5S facesse miracoli e portasse ad un cambiamento immediato della tragica situazione; la necessita’ non piu’ derogabile di svolta e’ totalmente avvertita dai pentastellati ed infatti si battono con tutte le forze che il consenso elettorale degli italiani ha messo a loro disposizione, in ogni circostanza. Ecco perche’ alle prossime elezioni il successo deve essere totale se si vuole dare il colpo di grazia alla cancrena che sta’ divorando il paese. I pentastellati si trovano a meta’ del guado e questa e’ una posizione estremamente difficile e complicata da gestire, e’ molto facile commettere errori o atti discutibili, sono incidenti di percorso di poco conto a cui non bisogna dare molta importanza. Importante e’ invece rimanere uniti e coerenti ed avere sempre chiara la meta finale ossia cacciare dai palazzi del potere i corrotti e approfittatori di ogni colore che hanno banchettato sulle macerie del loro paese come corvi famelici.
Le Gerfaut.